Dopo i funerali di Cesare, Augusto fece erigere un tempio dedicato al Divo Giulio, ossia al dittatore divinizzato, nello stesso punto in cui il suo cadavere era stato cremato. Il tempio, inaugurato nel 29 a.C., chiude a sud-est la piazza del Foro Romano, ed è affiancato su un lato da un arco dedicato dal Senato ad Augusto in seguito alla conquista dell’Egitto, e sull’altro da un secondo arco fatto erigere dallo stesso Augusto.

L’edificio termina sul lato occidentale con un’esedra al centro della quale un altare circolare ricorda il punto esatto della cremazione di Cesare. Sulla fronte si trovavano sei colonne di ordine corinzio, tramite le quali si accedeva alla cella vera e propria. All’interno di questa era conservata una statua di Cesare con il capo sormontato da una stella (sidus Iulium), che divenne il simbolo principale scelto da Augusto per indicare le qualità del suo padre adottivo così divinizzato.